«Si, sarà anche la realtà, ma mi domando, perché pensare la realtà cosi com’è? Perché non pensarla come la si vorrebbe? Una coppia non è la realtà. Una coppia, prima di tutto, è un sogno. O no?» si chiede Gilles in Piccoli crimini coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt.
È sottile il confine tra la consapevolezza della realtà e il desiderio di una vita o di una relazione diversa. Desiderare altro, sognare, cercare di cambiare la realtà è l’aspirazione di ogni essere umano. Anche Francesco e Chiara avevano dei sogni, ma era poca cosa. Poi hanno scoperto di avere un sogno di vita nuovo, che si è insinuato in loro in modo inaspettato e si è realizzato con enormi difficoltà.
Non sempre il sogno è sinonimo di utopia, a volte vale la pena di pensare la realtà come la si vorrebbe e dare fiducia al sogno di Dio nella nostra vita, perché Dio sogna sempre in grande.
Monica Cardarelli, collaboratrice del Festival Francescano