Mi sono trovato a dialogare con Massimo Centini sul suo libro Giuda. Un’inchiesta fra verità e leggenda” (Terra Santa Edizioni 2023). Figura quanto mai controversa questo Giuda, ma che non finisce di incuriosire. Quale il suo vero volto? Il demoniaco traditore dei Vangeli, soprattutto del quarto Vangelo, o il Giuda della tradizione gnostica che bacia un sosia di Gesù, e il Giuda dell’apocrifo Vangelo di Giuda che accetta coraggiosamente il ruolo di traditore per rendere possibile la redenzione?
Concludevamo che la storia è complicata, non solo la storia di Giuda ma anche la nostra. L’unica ipotesi – certezza per chi ha fede – capace di gettare un po’ di luce sulla storia di Giuda e sulla nostra storia è la infinita e universale misericordia di Dio, come splendidamente espresso da don Primo Mazzolari il 3 aprile 1958 nella sua omelia del giovedì santo, che iniziava chiedendo “un po’ di pietà per il nostro povero fratello Giuda”; e si concludeva così: «E adesso lasciate che io pensi per un momento al Giuda che ho dentro di me, al Giuda che forse anche voi avete dentro. E lasciate che io domandi a Gesù, a Gesù che è in agonia, a Gesù che ci accetta come siamo, lasciate che io gli domandi, come grazia pasquale, di chiamarmi amico».
Dino Dozzi , frate cappuccino