Il tema dell’abitare è uno dei sintomi dell’ipocrisia diffusa nella nostra società, che si veste di perbenismo per poi approfittare della mancanza di richiesta di alloggio nel periodo invernale, del freddo e del conseguente bisogno di riparo, per affittare camere, anche senza riscaldamento, per più di 500 euro al mese, fino all’arrivo della bella stagione quando bisogna allontanare i miseri per ospitare i benestanti.
Nel mezzo una quantità enorme di appartamenti sfitti che, per paura delle insolvenze o di come potrebbero essere restituiti, si preferisce lasciare vuoti pur dovendoci pagare le tasse. Come gestire questa situazione?
Forse è utopia, ma si potrebbe pensare all’accoglienza diffusa dove ciascuno si impegna a fare il minimo mantenendo, ad esempio, una camera – la meno bella, comunque dignitosa – per coloro che, pur non potendo pagare la quota piena, possono continuare a pagare la retta invernale, chiedendo loro in cambio il rispetto per il luogo e delle persone che lo vivono per vacanza. Sarebbe un investimento in punti vita… Utopia?
Mario Galasso, francescano secolare