Blog

Memoria collettiva

In questi giorni si è parlato tanto di guerra, di chi prendere le parti, di uno o dell’altro popolo e… della scelta di Zerocalcare di non partecipare ad una grande fiera del fumetto che ospita il patrocinio dell’ambasciata Israeliana. Zerocalcare su Internazionale spiega il suo punto di vista e il ragionamento che lo ha portato a prendere quella decisione, si può leggere qui https://www.internazionale.it/reportage/zerocalcare/2023/11/03/zerocalcare-lucca-comics-fumetto.

Ad un certo punto dice:  “Esiste una semplificazione che la logica di guerra impone per cui chiedere la fine dei bombardamenti a Gaza significa essere a favore dell’uccisione di civili israeliani o complici degli orrendi episodi antisemiti che si moltiplicano in giro per il mondo. Questo è inaccettabile […] penso che la memoria vada ricomposta: lo sfregio delle pietre d’inciampo a Roma è un attacco alla nostra memoria collettiva, e le stelle di David fatte a Parigi sono una ferita inferta a tutti. Non si può lasciare che ciascuno curi il suo pezzettino di memoria a compartimenti stagno. Il rifiuto di ogni forma di razzismo e antisemitismo non dovrebbre significare chiudere gli occhi di fronte ai bombardamenti che stanno martellando Gaza. Non esistono morti di serie A e morti di serie B  […]; dobbiamo spostare il focus sui popoli e sulla necessità di convivere da eguali, e le bandiere degli Stati, specie quelli in guerra, raramente vanno in quella direzione”.

Nicoletta Contini, coordinamento Festival Francescano