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Chi sono oggi le creature?

CONFERENZA

Data:
sabato 27 Settembre, 2025
Ora:
11:00
Località:
Oratorio S. Filippo Neri
Con il sostegno di:
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
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Cosa significa oggi la parola creatura? In un contesto segnato dalla velocità e dall’automazione, è ancora possibile riconoscersi come parte di un insieme vivente? Esiste ancora un legame tra esseri umani e altri esseri del mondo?
Marco Antonio Bazzocchi, a partire da una breve lezione sul Cantico delle creature di San Francesco apre l’incontro con una riflessione sul significato del termine creatura. Insieme a lui, Franco Arminio amplia lo sguardo: parla della vita, della terra, dell’umano come parte fragile e sacra di un mondo condiviso. Vivian Lamarque porta, invece, la voce della poesia contemporanea in questo dialogo profondo sul significato di creatura. Un incontro tra linguaggi diversi per riflettere su cosa significhi, oggi, essere creature.

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Relatori

Franco Arminio

Poeta

Poeta, scrittore e regista, si autodefinisce “paesologo”. Acuto osservatore del reale, da anni viaggia e scrive, in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi; è ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna. 

Collabora con il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano. Ha ideato e porta avanti la “Casa della paesologia” a Bisaccia e il festival La luna e i calanchi ad Aliano. Roberto Saviano l’ha definito “uno dei poeti più importanti di questo paese”.

Tra le sue ultime pubblicazioni: “Canti della gratitudine” (Bompiani, 2024)”; “Sacro Minore” (Einaudi, 2023); “Studi sull’amore” (Einaudi, 2022).

Marco Antonio Bazzocchi

Professore

Nato nel 1961, è professore di Letteratura italiana contemporanea e di Letteratura dell’età romantica presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. La sua ricerca intreccia il tema del visivo con quello letterario, indagando i rapporti tra corpo, linguaggio e immagine.
Tra le sue monografie: “Corpi che parlano. Il nudo nella letteratura italiana del Novecento”,Mondadori, 2005;; “L’Italia vista dalla luna. Un paese in divenire tra letteratura e cinema”, Mondadori, 2012;  “Il codice del corpo”, Pendragon, 2014.
A Pier Paolo Pasolini ha dedicato diversi volumi, tra cui “Pier Paolo Pasolini”, Mondadori, 1998, “I burattini filosofi. Pasolini dalla letteratura al cinema”, Mondadori, 2007, “Esposizioni. Pasolini, Foucault e l’esercizio della verità”, il Mulino, 2017, e “Alfabeto Pasolini”, Carocci, 2022, già tradotto in spagnolo e tedesco.
Nel 2023 ha pubblicato con il Mulino “Spalancare gli occhi sul mondo”, un saggio in forma di lezioni dedicato all’opera di Giacomo Leopardi.

Vivian Lamarque

Poetessa

Una delle voci più amate della poesia italiana contemporanea. Ha esordito nel 1981 con “Teresino”, vincitore del Premio Viareggio Opera Prima, e ha poi pubblicato numerose raccolte tra cui “Il signore d’oro” (1986), “Poesie dando del Lei” (1989), “Il signore degli spaventati” (1992), “Una quieta polvere” (1996), fino alla selezione “Poesie” (1972–2002).
Tra i titoli più recenti: L’amore da vecchia” (2022), che le è valso nel 2023 il Premio Strega Poesia,“Madre d’inverno” (2016), “La gentilèssa” (2009) e “Poesie per un gatto” (2007).
È anche autrice di una vasta produzione per l’infanzia, con circa quaranta fiabe all’attivo, tra cui “Storia con mare cielo e paura”, e le raccolte “Poesie di ghiaccio” e “Poesie della notte”. Traduttrice raffinata, ha curato versioni italiane di autori come Valéry, Baudelaire e La Fontaine.
Collabora con il Corriere della Sera ed è riconosciuta per la sua scrittura lieve e penetrante, capace di raccontare con grazia temi profondi come l’amore, la solitudine e il passare del tempo.

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