PARTNER GOLD

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“Costruire e coltivare connessioni e non muri, trovare insieme soluzioni responsabili e sostenibili, guidare l’innovazione affinché sia al servizio di tutti e non amplifichi il privilegio di pochi: con la capacità di visione che da sempre lo contraddistingue il Movimento Francescano dedica a questi temi l’edizione 2025 del Festival. Sono le grandi sfide che dobbiamo affrontare oggi, come cittadini ed anche come imprese, per costruire un domani più equo, più inclusivo e più giusto. Siamo certi che il Festival Francescano sarà anche quest’anno un’occasione preziosa per ascoltare, confrontarci e contribuire attivamente a una riflessione quanto mai necessaria.”

Claudio Levorato, Presidente di Rekeep

    

MAIN PARTNER

giulio romagnoli

Il concetto di interdipendenza è al centro di questa edizione del Festival Francescano ed è anche alla base del nostro modo di fare impresa.
Attraverso la cura delle relazioni con i nostri stakeholder, abbiamo consolidato nel tempo la nostra filiera che si basa su trasparenza, fiducia e rispetto. La nostra catena del valore è ultraconnessa e tutti i soggetti che la compongono sono per noi veri e propri partner: dal successo dell’uno dipende il risultato dell’altro. Ecco dunque il tema dell’interdipendenza: sappiamo bene che per andare lontano, per raggiungere obiettivi ambiziosi, si deve camminare insieme. È un messaggio attualissimo che ciascuno di noi, nel lavoro così come nella vita, può fare proprio.
Romagnoli dunque crede fermamente che la collaborazione e la condivisione siano le uniche vie percorribili per fare il bene a livello di ecosistema, dove includiamo l’ambiente ma anche la società, che significa noi stessi, i nostri dipendenti, le comunità in cui viviamo. Ed è anche l’insegnamento che ci porta il mondo vegetale, così fondamentale per la nostra attività e per la vita di ciascuno di noi: interagire in modo armonico con gli altri elementi presenti nell’ambiente è una strategia vincente. Solo tramite relazioni collaborative ed etiche si possono costruire le basi per un futuro giusto ed equo, un dono prezioso che possiamo e dobbiamo lasciare alle generazioni che verranno.”

Giulio Romagnoli, Amministratore Delegato di Romagnoli F.lli spa

Cecilia Bavera

“Anche quest’anno sosteniamo con orgoglio il Festival Francescano a Bologna, un appuntamento tradizionale, per la città e non solo, con cui condividiamo un legame profondo da molto tempo. L’edizione di quest’anno sarà particolarmente significativa, data la celebrazione degli 800 anni del Cantico delle Creature e del Giubileo, due ricorrenze che permettono di arricchire maggiormente il valore dell’iniziativa e promuove ulteriormente valori universali fondamentali come l’inclusione, la responsabilità e la cura delle persone. Concetti che condividiamo quotidianamente con i nostri colleghi, così come condividiamo la riflessione sui temi legati all’intelligenza artificiale, uno strumento potente che l’uomo deve saper utilizzare al meglio e far sì che diventi un’opportunità e non un rischio”.

Cecilia Bavera, Direttrice Regionale Emilia Est e Romagna di BPER Banca

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Sostenere il Festival Francescano significa per noi valorizzare il potere delle connessioni: tra persone, idee, territori. Un tema che attraversa l’edizione 2025 del Festival e che guida anche il nostro modo di fare impresa. In Chiesi siamo profondamente convinti che la sostenibilità consista nella capacità di generare valore condiviso, unendo il successo aziendale al progresso delle comunità in cui operiamo. Nessuna azione può davvero produrre un impatto positivo e duraturo se non nasce all’interno di un ecosistema, costruito in rete con chi condivide visione, responsabilità e desiderio di cambiamento”.

Alberto Chiesi, Presidente Onorario del Gruppo Chiesi

PARTNER

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“Per Generali e la sua rete Cattolica è un piacere sostenere, anche nel 2025, il Festival Francescano, un appuntamento che ogni anno ci invita a riflettere in profondità su temi centrali per la vita personale e collettiva, ispirandosi alla testimonianza di San Francesco d’Assisi. Il tema scelto per questa edizione, Il Cantico delle Connessioni, pone al centro il valore delle relazioni, in tutte le loro forme: umane, sociali, spirituali e persino tecnologiche. Una riflessione attuale e necessaria, che incoraggia a cercare nuovi linguaggi per affrontare con consapevolezza le sfide del presente con uno sguardo aperto e solidale. Valori che ispirano ogni giorno l’impegno della Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore la quale, con dedizione e competenza, ascolta e accompagna il cammino degli Enti Religiosi, dell’Associazionismo Ecclesiale e del Non Profit, offrendo loro soluzioni e servizi assicurativi pensati per rispondere alle loro reali esigenze di tutela”.

Piero Fusco, Responsabile Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore di Generali Italia

Cristiano Boscato - Dinova

Come CEO di Dinova, società del Gruppo Maggioli che esalta la singolarità delle persone e guida progetti di innovazione digitale per le principali realtà italiane, ritengo che oggi la vera sfida sia capire come l’Intelligenza Artificiale possa diventare uno specchio capace di farci riscoprire la nostra unicità. Non un sostituto, ma un compagno di viaggio che moltiplica le opportunità senza scalfire passione e significato.

L’obiettivo è un futuro in cui l’intelligenza collettiva orienta l’AI verso un progresso non solo di business, ma anche etico e inclusivo, dove il linguaggio diventa lo strumento per costruire organizzazioni vive e un mondo più autentico e umano. Nessun timore dell’algoritmo: la sfida consiste nel riscoprire l’anima al centro del business e della quotidianità.”

Cristiano Boscato, CEO di Dinova

Marina Capizzi - Primate

“Connessioni. Noi umani non possiamo farne a meno per diventare individui, team, organizzazioni, comunità che si nutrono vicendevolmente. Noi, diventiamo la parte migliore di noi stessi solo insieme. PRIMATE Consulting, Società Benefit e BCorp, mette la connessione al centro per liberare il potenziale delle persone, dei team e delle aziende.  Possiamo coltivarla in diversi modi. Conoscendo il nostro sistema nervoso autonomo che è strutturato come una gerarchia e che, nella sua modalità di funzionamento più evoluta, ci porta a percepire gli altri non come nemici ma come risorse per creare sicurezza insieme. Dando spazio ai piccoli gesti che generano un clima di sicurezza psicologica negli ambienti di lavoro, e stimolano le persone ad esporsi per contribuire all’obiettivo comune condividendo idee, errori, apprendimenti. Trasformando la tradizionale gerarchia organizzativa di difesa – che produce culture basate sulla paura e la ricerca del colpevole – in gerarchie organizzative di connessione che alimentino il confronto, il miglioramento continuo, l’innovazione. Possiamo farlo. La connessione è la modalità più evoluta della nostra gerarchia biologica, il modo di lavorare che potenzia i team, la cultura che libera l’intelligenza di tutti nelle aziende. Il cantico delle connessioni è già nostro. Servono solo strumenti e prassi perché possa dispiegarsi e trasformarsi in beneficio per noi stessi, le organizzazioni e la collettività.”

Marina Capizzi, Co-founder di PRIMATE Consulting e autrice di Non Morire Di Gerarchia (Franco Angeli)

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Anche quando non ne abbiamo coscienza, la nostra esistenza vive all’interno di una rete di connessioni tra mondo umano e naturale, tra mondo fisico e spirituale, tra mondo storico e divino. Fa parte della nostra maturità riuscire ad avere uno sguardo contemplativo su questa rete, per viverne la bellezza. E per difenderne la giustizia. Come marchio editoriale, il Portico è consapevole di questo impegno e del cammino che richiede a tutti ed è impegnato a farsene carico.

Gianluca Montaldi, Direttore Editoriale di EDB

Katia Abondio - Fedabo

Essere sponsor del Festival Francescano 2025 rappresenta per la nostra azienda un motivo di orgoglio, perché ci consente di contribuire attivamente a una manifestazione che mette al centro valori in cui crediamo. In un’epoca in cui il concetto di azienda si sta evolvendo, riteniamo che la vera misura della resilienza e della solidità di un’impresa non risieda più unicamente nella sua capacità di generare profitto, ma nella sua volontà e capacità di generare valore etico, ambientale e sociale.

Crediamo che il tema del Festival scelto per il 2025 rifletta una visione che condividiamo: quella di una società in cui le persone sono parte di un tutto più ampio, interconnesso e collaborativo. Le tecnologie digitali, i social media e le reti globali ci offrono strumenti straordinari per creare forme di intelligenza collettiva, capaci di affrontare le sfide più complesse e urgenti del nostro tempo.

Katia Abondio, Ceo di FEDABO

SPONSOR

Piero Petrucco ICOP

“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta e governa, e produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Non lo sapeva San Francesco che noi la terra l’avremmo scavata a profondità importanti, che al suo interno avremmo costruito gasdotti, acquedotti, infrastrutture interrate per cavi elettrici e reti di sottoservizi, stazioni metropolitane, parcheggi multipiano. Eppure anche in questo caso la terra ci sostiene e ci governa: sono sempre le sue leggi e le sue regole quelle che dobbiamo rispettare. È sempre con il massimo rispetto che la dobbiamo approcciare.
I.CO.P. da molti anni contribuisce allo sviluppo di tecnologie trenchless (senza scavi a cielo aperto) e a basso impatto ambientale, e da sempre si impegna per il rispetto della terra ma anche dei territori in cui opera, delle persone che li abitano e di quelle che collaborano, a vario titolo, alla realizzazione dei diversi progetti.
Per questo I.CO.P. S.p.A. Società Benefit è felice di partecipare e sostenere il Festival Francescano, perché non manchino mai il rispetto e la gratitudine per quello che abbiamo ricevuto e che abbiamo il dovere di restituire e tramandare”.

Piero Petrucco, Amministratore delegato di I.CO.P.

Bernardi

Uno dei grandi temi della società in cui viviamo è che siamo tutti connessi, iper connessi, ma non per questo automaticamente parte di una comunità attenta alla nostra individualità. Sarebbe quindi davvero utile un “Cantico delle connessioni” che ricollochi i rapporti alla dimensione della fratellanza e sorellanza dove ognuno è prezioso semplicemente perché esiste, perché è stato creato. Forse questo sguardo ci aiuterebbe a coltivare rapporti autentici, fatti di gesti e parole volti alla comprensione dell’altro e ad un interesse reale alla sua persona.

Che fortuna quindi avere in città una proposta culturale come quella del Festival Francescano che ci offre riflessioni che legano i temi di attualità a una dimensione filosofica e spirituale più ampia che riguarda e interroga ognuno di noi!

Francesco Bernardi, Presidente di Incontri Esistenziali

Foto di Domenico Livio Trombone - Coop Alleanza 3.0

Sostenere e partecipare al Festival Francescano è per Coop Alleanza 3.0 un gesto naturale, che rinnova il nostro impegno verso questo appuntamento che, ogni anno, affronta i temi più profondi del vivere comune.
Il titolo scelto per il 2025 – Il Cantico delle Connessioni – richiama con forza il senso stesso della cooperazione: generare relazioni autentiche e “fare insieme”.
Questi argomenti per noi non sono una dichiarazione di intenti verso i quali tendere, sono la sostanza del nostro agire. E lo sono in modo del tutto trasversale alla società: nei rapporti tra persone, tra le generazioni, tra le comunità, tra territori.
Questo Festival è da sempre uno spazio in cui questi rapporti trovano voce, visione, e perché no, anche nuovi inizi, ed è per questa ragione che esserne parte anche quest’anno ci onora.

Domenico Trombone, Presidente di  Coop Alleanza 3.0

PARTNER WORKSHOP

Foto Giuseppe Mazzoli

Anche quest’anno vogliamo sostenere il Festival ed i suoi workshop, che sono occasione di incontro, confronto e crescita. Quest’anno le connessioni ci portano al perdono come stile di relazione.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli che ‘l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Il perdono come ponte per le connessioni. Fosse possibile ascoltare Francesco per chiudere i conflitti, spogliarci di tutto e vivere in pace. Pace non è solo la fine della guerra, anche se sarebbe già tanto, ma il giubileo, ovvero la cancellazione delle offese, il perdonare come fa il cristiano, nonostante non dimentichi…

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Giubileo significa anche cancellazione del debito, rifare giustizia, ripartire da zero. Ecco che Francesco perdona e si spoglia di tutto, perché con la povertà non abbiamo più paura di essere ingiusti. Io non sono povero, ma il cammino di libertà mi impone di tentare di spogliarmi e condividere, con i poveri, con i fratelli. Quanto sono e siamo lontani, ma questa è la via della pace che Gesù e Francesco ci hanno insegnato.

Il premio? La corona dell’Altissimo non è quella di un re, ma la gioia di vivere. La gioia piena di vivere in pace e di godere il cielo in terra, sì, già ora, e per sempre.

Giuseppe Mazzoli, Ceo di 3CiME Technology

AZIENDE AMICHE

Lara Ponti

“Parlare di interconnessione e di interdipendenza è assolutamente necessario e cruciale di questi tempi.
In un periodo storico in cui le distanze potrebbero essere annullate dalla tecnologia si aprono fratture sempre più ampie nei gruppi e nelle società.
Dobbiamo rimettere al centro la vita, in tutte le sue forme e prendercene cura, insieme.
Solo la cultura, lo scambio, l’impegno personale a incontrare l’altro/ da me possono ricucire gli strappi ma anche far scoprire la bellezza e il potere di sentirsi parte di un tutto e non solitari dominatori.
Sono esattamente queste le ragioni per cui è importante sostenere il Festival: cultura di pace, scambi e confronti per chiunque, esperienza di comunità, in piazza. Dovrebbe durare per sempre!”

Lara Ponti, Vicepresidente di PONTI SpA Società Benefit

Gianpiero Calzolari (Granarolo)

“La nostra è una storia fatta di scelte. Come quella di sostenere convintamente negli anni il Festival Francescano, nei cui alti valori da sempre Granarolo si riconosce. Inclusione sociale, solidarietà, fraternità, rispetto e attenzione per i più giovani ci guidano nell’agire. È alle nuove generazioni che va il nostro pensiero, in un mondo dove tutto è interconnesso ma dove è facile perdersi. Ecco, il nostro augurio è che gli insegnamenti di San Francesco e le occasioni di confronto offerte dal festival possano aiutarli in questo momento storico per decodificare la difficile realtà che stiamo vivendo.”

Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo

Foto Matteo Manzoni 2

“Confcooperative Terre d’Emilia considera il Festival Francescano un importante evento di socializzazione e di confronto su tematiche ispirate alla spiritualità francescana che connotano anche l’identità e l’impegno di tutto il mondo cooperativo: l’attenzione agli ultimi, il dialogo tra culture, la ricerca di nuove forme di economia che mettano al centro la persona umana ed il rispetto per l’ambiente… Da questa convinzione deriva il sostegno espresso con varie modalità nelle precedenti edizioni, confermato quest’anno in cui si esplicitano temi e valori che i cooperatori cercano di interpretare nella loro esperienza personale ed imprenditoriale, come fondamento dello sviluppo sociale ed economico.”

Matteo Manzoni, direttore di Confcooperative Terre d’Emilia

Emanuela De Sabato - Futura Law Firm

“Esiste molta sintonia tra i valori di Futura e quelli del manifesto del Festival Francescano 2025, che invita a una riflessione attuale e necessaria. Al centro della condivisa visione di questa edizione, in una moderna interpretazione del Cantico delle Creature, c’è l’importanza di restare connessi: tra esseri umani, con l’intero creato e con la natura, valutando sempre l’impatto e le conseguenze delle proprie azioni, cercando di agire per il beneficio comune così da generare scelte responsabili, sostenibili e di custodia.
Questo principio implica un impegno attivo sia alla tutela del pianeta sia a non lasciare indietro nessuno, per costruire società più egualitarie e relazioni più fraterne, rifiutando con forza ogni logica che porta alla cultura dello scarto, così da non separare mai testa e cuore nelle scelte, promuovendo uno sguardo nuovo, capace di cogliere la profonda interconnessione di tutte le cose.”

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La rilettura del Cantico con gli strumenti del presente invita a una riflessione che unisce intelletto e sentimento con l’obiettivo di coinvolgere anche l’ultima, incredibile creatura dell’umano che è l’intelligenza artificiale – tema caro a Futura proprio come tutte le nuove tecnologie e i principi ESG – interrogandosi su come utilizzarla per una società più giusta, che unisca tutti senza discriminazioni affinché, lungi dall’essere un amplificatore di disuguaglianze, favorisca la collaborazione, la condivisione di idee e l’apprendimento reciproco, promuovendo un senso di responsabilità e interdipendenza globale.

Emanuela De Sabato, Presidente, Fondatore e Responsabile Benefit di Futura Law Firm

REALTÁ FRANCESCANE

Fra Simone calvarese

“Il Cantico di Frate Sole è una lode vibrante alla creazione di Dio: ogni elemento è visto come dono divino, portatore di bellezza e dignità, riflesso della sapienza e dell’amore del Creatore. Ma non è un patrimonio d’un tempo, è invece “cosa viva”, un’esperienza tangibile che tutti noi facciamo quando allarghiamo lo sguardo a ciò che ci circonda.
Oggi ci troviamo davanti una nuova rivoluzione, allo stesso tempo industriale e sociale: l’intelligenza artificiale è una nuova frontiera del sapere umano. Sembra essere quanto di più lontano dal Poverello che 800 anni fa pensava a Dio
ma è divenuta sfida ineludibile, che può portare a scoperte e benefici per l’intera umanità, ma che dev’essere posta al servizio dell’uomo e del creato.
Sarà bello nei giorni del Festival considerarne assieme le possibilità e i riflessi sul mondo alla luce del Cantico delle Creature: un laboratorio culturale in cui approfondire la portata del nostro carisma su uno dei temi più scottanti per l’umanità di domani.”

fr. Simone Calvarese, Edizioni Frate Indovino

Fra Marcello Longhi

“Nel solco del messaggio di San Francesco, il Cantico delle connessioni ci invita a riscoprire i legami che ci uniscono a Dio, agli altri e al creato. In Opera San Francesco per i Poveri, queste connessioni si incarnano ogni giorno nell’ascolto, nell’accoglienza e nel servizio. In un mondo che spesso divide, scegliamo di costruire ponti. Ogni gesto di cura è segno di una fraternità possibile, ogni incontro è promessa di dignità. È in queste relazioni che nasce e si alimenta la speranza: una speranza concreta, condivisa, che illumina il cammino di tutti. Per questo è importante essere al Festival Francescano: per custodire e rinnovare insieme il valore di ciò che ci unisce.

Fra Marcello Longhi, Presidente di Opera San Francesco per i Poveri