MAIN PARTNER
Il nostro Gruppo rinnova il pieno sostegno al Festival Francescano dedicato a un tema non solo attuale ma fondamentale per il futuro di tutti noi e delle nuove generazioni. Il concetto di ‘economia gentile’ è al centro dell’operato di Chiesi che, anche in qualità di Società Benefit e azienda certificata B Corp, è impegnata ogni giorno per realizzare un modello di business rigenerativo. Alla base di un sistema economico sostenibile, che guardi alle categorie più fragili e rispettoso della società e dell’ambiente, c’è il concetto di valore condiviso. Le aziende hanno la responsabilità di creare valore per le persone e il pianeta.
Alberto Chiesi, presidente del Gruppo Chiesi
BPER Banca e il Festival Francescano sono legati da una partnership storica, avviata fin dalla prima edizione condividendo valori quali la solidarietà, il dialogo e la cultura del rispetto. L’edizione del 2021, che si consolida dedicata all’Economia Gentile, offre ulteriori spunti di vicinanza in quanto BPER Banca, soprattutto negli ultimi tempi, è impegnata in una serie di iniziative che puntano a creare valore non solo in termini finanziari, ma anche di bene comune e di crescita sociale.
Dr. Pierpio Cerfogli, Chief Business Officer BPER Banca
Immaginare e costruire una economia inclusiva è da sempre al centro del nostro fare impresa. Lo diciamo a chiare lettere nella nostra missione: vogliamo valorizzare il lavoro come fattore di libertà e fondamento della società e, con la nostra attività ed i nostri servizi, contribuire a migliorare la vita delle persone e l’ambiente nelle città, per le generazioni attuali e future. Non potevamo, quindi, non partecipare al Festival Francescano, dedicato all’economia gentile: andiamo nella stessa direzione, vogliamo costruire modello sociale ed economico sostenibile e “di tutti”, in cui nessuno resta indietro.
Claudio Levorato, presidente di Manutencoop Società Cooperativa, holding di controllo di Rekeep
PARTNER
Rinnoviamo anche quest’anno il nostro sostegno al Festival Francescano, un’occasione di riflessione, confronto e diffusione di dialogo, inclusione e rispetto, valori cruciali per la crescita della nostra comunità. Proprio da questi valori occorre partire per costruire una società ed economie più umane e sostenibili, dando risposte concrete alla crisi economica in atto che rischia di abbattersi con maggior forza sui più fragili. Una convinzione che portiamo avanti ogni giorno nella nostra attività, creando un ambiente di lavoro capace di accogliere il prossimo e operando nella convinzione che il mondo è la casa di tutti e per questo va salvaguardato da ogni sorta di sfruttamento e depauperamento, sia esso umano, sociale o ambientale.
Giulio Romagnoli, amministratore delegato Romagnoli F.lli
Siamo felici di aderire in veste di sponsor al “Festival Francescano”, con cui condividiamo l’obiettivo di riscoprire, far conoscere, attualizzare e concretizzare i valori di Francesco di Assisi, in particolare l’amore e il rispetto per la natura. Rappresentiamo oltre 600 apicoltori con più di 110.000 alveari su tutto il territorio italiano. Siamo “coltivatori e moltiplicatori di biodiversità” e con il nostro lavoro difendiamo la salute del nostro pianeta, patrimonio comune. Grazie ai nostri 5 miliardi di api, di cui siamo custodi, contribuiamo all’impollinazione della nostra bella Italia e a mantenere in salute il sistema immunitario del nostro pianeta, che è proprio la biodiversità. Proprio come un alveare, la nostra cooperativa vanta una leadership e una forte presenza femminile, caratterizzata da grande forza, ma anche grande gentilezza.
Nicoletta Maffini, direttore generale di CONAPI-Mielizia
Da tanto tempo la Landi Renzo sostiene il Festival Francescano, ma dopo quest’anno difficile lo facciamo ancora più convintamente. La pandemia ha messo a dura prova tutti noi e ha acuito le disuguaglianze che già erano presenti, perciò è ancora più importante discutere di un’economia gentile che ascolti tutti e che non lasci indietro nessuno. Il miglioramento della nostra società passa sicuramente anche dalla sostenibilità ambientale, da sempre parte integrante della nostra mission. Per questo siamo particolarmente orgogliosi di partecipare anche a questa edizione.
Stefano Landi, presidente di Landi Renzo
Ripartire dopo la pandemia è per tutti una sfida complessa e difficile ma costituisce nel contempo un’opportunità entusiasmante. Non possiamo tornare alla situazione precedente e abbiamo l’occasione di costruire un mercato inclusivo e sostenibile, un’economia gentile come ci ricorda il Festival Francescano, un mondo dove ci sia davvero spazio per tutti. Questo è l’obiettivo che anima da sempre la cooperazione. Essere qui insieme è un passo in questa giusta e imprescindibile direzione.
Stefano Gamberini, direttore generale di Coopfond
L’obiettivo, non scontato, che siamo chiamati a raggiunge oggi più che mai è amministrare bene il presente. Attenzione però, perché dobbiamo amministrarlo bene non solo in ottica economica, ma anche e soprattutto sostenibile. L’evoluzione tecnologica ci ha fornito strumenti meravigliosi per migliorare il nostro vivere quotidiano e il lavoro ma ha anche accelerato processi che possono sbilanciare gli equilibri del nostro pianeta. Il nostro compito deve essere quello di governare questi cambiamenti, rispettando l’eredità che ci è stata lasciata dai nostri padri per consegnarla ai nostri figli, possibilmente migliorata.
Nicola Bertinelli, presidente di Parmigiano reggiano
SPONSOR
Abbiamo voluto aderire in veste di sponsor al Festival Francescano nei cui valori da sempre COELMO si riconosce.
Vivere un’economia inclusiva è da sempre al centro del nostro fare Impresa. Lo scopo dell’impresa non è semplicemente e la produzione del profitto, bensì l’esistenza stessa dell’impresa come comunità di uomini che ognuno in modo diverso, persegue al servizio dell’intera società e per il bene comune.
Solidarietà, rispetto e attenzione verso le persone, nostri valori da conseguire creando un ambiente di lavoro capace di accogliere il prossimo e operando nella convinzione che il mondo è la casa di tutti e per questo va salvaguardato da ogni sfruttamento, sia esso umano, sociale ed ambientale.
Stefania Brancaccio, vicepresidente di Coelmo
Il sostegno di Coop Alleanza 3.0 al Festival Francescano dedicato quest’anno all’economia gentile è coerente con l’idea di sviluppo armonico e sostenibile a cui la Cooperativa ispira il proprio agire. Questa visione dell’economia e della società è fondamentale per guardare con fiducia al futuro, prestando la massima attenzione ai nuovi scenari economici e sociali, e ai bisogni dei territori e delle comunità.
In questo momento così complesso è necessario ribadire il ruolo della cooperazione e dei suoi princìpi, a dimostrazione che un’altra economia, più equa e solidale è possibile.
Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0
Il tema proposto dall’edizione di quest’anno del Festival Francescano, “Economia gentile. Il mondo è di tutti”, lo avverto particolarmente in sintonia col modo di “sentire” della nostra cooperativa, soprattutto in un periodo ancora segnato dalla pandemia e in cui il nostro sguardo è chiamato a guardare con rinnovata fiducia al futuro. CLAI, letteralmente Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi, anagramma di ACLI (l’associazione cattolica che fu incubatore del progetto) venne costituita a Imola nel 1962 da un gruppo di giovani, in prevalenza provenienti da famiglie di mezzadri, contadini dediti al lavoro “sotto padrone”. Una nascita avvenuta come risposta a un bisogno: la creazione di un’impresa agricola che assicurasse lavoro, in una prospettiva di crescita e sviluppo, per contribuire fattivamente al bene della sua comunità di appartenenza. Un progetto originale, sostenuto da valori profondi di mutualità e solidarietà, di partecipazione e di autogestione, che ha portato allo sviluppo di una realtà autenticamente cooperativa, che si è progressivamente affermata nel corso del tempo fino a diventare un’impresa primaria nel settore agroalimentare del nostro Paese, con oltre cinquecentocinquanta dipendenti.
Nel corso del 2020 è stato presentato il nuovo logo della Cooperativa, all’interno di un programma più ampio di rebranding, che esprime al meglio il motto “Lavoratori felici significa salami felici” e che nella lettera “A” presenta un sorriso stilizzato, a evocare il nostro costante impegno per generare e trasferire felicità. La felicità dei dipendenti, per quello che fanno all’interno della filiera cooperativa delle carni, dei salumi e dei formaggi. La felicità dei clienti, che acquistano ogni giorno prodotti di qualità, frutto di impegno, entusiasmo e passione.
CLAI è una storia di persone al centro dell’impresa, di valori autenticamente vissuti e trasmessi nel patto intergenerazionale. Elementi che trovano conferma nella creazione costante di nuovi posti di lavoro e nella presenza di una porta sempre aperta all’ingresso di nuovi soci. Ma da raccontare c’è anche il fortissimo legame con la comunità di appartenenza e il territorio, la ricerca continua di sostenibilità economica, sociale e ambientale, il sostegno concreto alle fasce di popolazione più deboli e alla crescita dei giovani.
Con responsabilità etica e sociale, CLAI vuole continuare a contribuire concretamente all’“Economia gentile” proposta dal Festival. Tanto è stato fatto, tanto si desidera fare nel futuro. Insieme tutto è possibile.
Giovanni Bettini, Presidente di CLAI Imola
Viviamo una sola volta nella vita. Mio fratello ed io desideriamo creare un tempo di lavoro che dia senso alla nostra vita e a quella dei nostri collaboratori. Le nostre scelte e le nostre azioni definiranno chi siamo per ciò che avremmo fatto per gli altri.
Non ci interessano solo i risultati economici. Pensiamo al mondo che lasceremo ai nostri figli e ai loro nipoti.
Nel nostro spirito di fare impresa sposiamo pienamente i principi dell’economia civile, siamo società benefit e aderiamo alla filosofia Francescana in cui ogni azione aziendale non può sussistere se generando un profitto onorevole, non generi anche un impatto positivo sull’ambiente e verso la comunità in cui operiamo. Questo è il nostro impegno!
Marco Piccolo, CEO Reynaldi
Etica Sgr sostiene con piacere il Festival Francescano e l’idea di un economia gentile. Pochi ricordano che è stato proprio il movimento francescano alla fine del Medioevo a favorire la nascita delle banche con obiettivi sociali e, soprattutto, a porre delle condizioni per rendere ammissibile l’applicazione di un tasso di interesse. Le riflessioni di allora non solo si adattano bene all’idea moderna di sostenibilità, ma risultano ancora innovative per quello che riguarda la promozione dell’economia reale e di una finanza vicina all’economia reale.
“La gentilezza rende” così come rende investire prendendo in considerazione temi in materia ambientale, sociale e di governance (ESG), oltre venti anni di storia del Gruppo Banca Etica ne è testimone.
Ugo Biggeri, presidente di Etica Sgr
AMICI
Essere presenti al Festival è per noi motivo di grande soddisfazione. Possiamo così sostenere un’iniziativa di altissimo valore che propone “l’economia gentile” come strumento di inclusione, tutelando la dignità di ogni essere umano e rispettando gli equilibri naturali della Terra. Cattolica Assicurazioni si impegna giornalmente, anche per il tramite della Business Unit Enti religiosi e Terzo Settore, a costruire e alimentare un percorso d’incontro, ascolto e condivisione al fianco del Mondo Ecclesiastico e del Terzo Settore. Sostenere il Festival ci permette di consolidare questo dialogo con le realtà e le persone che custodiscono il Bene Comune, mettendo le nostre competenze distintive al servizio della cura dei più deboli, nell’ottica di un nuovo modello di ecologia autenticamente sostenibile.
Carlo Ferraresi, amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni
Un futuro più inclusivo e sostenibile non solo è il tema di questa edizione del Festival Francescano ma è anche un obiettivo comune e condiviso per cui vale la pena muoversi e spendersi personalmente.
Per questo motivo Incontri Esistenziali ha rinnovato il suo sostegno a questa iniziativa che ormai da anni è un punto di riferimento per la città, nonché occasione privilegiata di approfondimento e – soprattutto – di incontro.
Francesco Bernardi, presidente di Incontri Esistenziali
La nostra storia è fatta di scelte. Come quella di sostenere ancora una volta il Festival Francescano, nei cui valori da sempre Granarolo si riconosce, come l’inclusione sociale, la solidarietà, il rispetto e l’attenzione verso le persone. La filiera del bene comune è un impegno costante, un gesto che dà ulteriore senso al nostro lavoro, che rende orgogliosi e partecipi, in comunità.
Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo S.p.A
Abbiamo deciso di sostenere il Festival Francescano perché alle radici della nostra esperienza c’è la stessa motivazione al cambiamento, che va nutrita con l’azione, resa bene dall’espressione economia gentile. Questo ci ha spinto a costruire in cima ad una collina tra Urbino e il mare una filiera per la produzione di pasta biologica, cercando di costruire qua qualcosa che potesse costituire un nuovo modello di agricoltura e di economia legata ai territori e alla loro gente. Cercando di preservare: luoghi, risorse naturali e persone.”
Giovanni Battista Girolomoni – Presidente della Cooperativa Gino Girolomoni.
Il Festival Francescano propone un modello sociale ed economico che non lascia indietro nessuno, come prevede la missione mutualistica della cooperazione. La nostra società ha bisogno di riscoprire il bene dell’accoglienza, dell’inclusione e della gentilezza nelle relazioni a cui spesso ci richiama Papa Francesco, presa com’è da un individualismo esasperato e da una logica del mero profitto fine a se stesso, che conducono all’emarginazione dei più fragili. Ogni giorno nelle nostre cooperative cerchiamo di portare avanti l’impegno per un’economia al servizio di tutti, generativa e solidale, capace di dare risposte creando benessere e sviluppo sostenibile partendo dai bisogni delle comunità.
Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna
Confcooperative Bologna considera il Festival Francescano un importante evento di socializzazione e di confronto su tematiche ispirate alla spiritualità francescana che connotano anche l’identità e l’impegno di tutto il mondo cooperativo: l’attenzione agli ultimi, il dialogo tra culture, la ricerca di nuove forme di economia che mettano al centro la persona umana ed il rispetto per l’ambiente… Da questa convinzione deriva il sostegno espresso con varie modalità nelle precedenti edizioni, confermato quest’anno in cui si esplicita il senso di fraternità, che i cooperatori cercano di interpretare nella loro esperienza personale ed imprenditoriale, come fondamento dello sviluppo sociale ed economico.
Matteo Manzoni, direttore di Confcooperative Bologna
Da quando il Festival Francescano si svolge a Bologna, le Acli locali partecipano con convinzione. Nel nostro Statuto associativo, infatti, ritroviamo tanti valori comuni, come la centralità della persona nel mondo del lavoro, la sussidiarietà, la promozione di un modello sociale ed economico che rimuova le disuguaglianze e non lasci indietro nessuno. Abbiamo tutti bisogno di riscoprire il valore della solidarietà e dell’accoglienza, a maggior ragione dopo la pandemia che ci ha travolti: le piazze del Festival ci hanno dato e ci danno occasione di condividere le nostre riflessioni con una vasta ed interessata platea di partecipanti. Ringraziamo dunque il Festival per i momenti di confronto e socialità fondamentali con cui animano la nostra città, il nostro cammino associativo e di cristiani.
Chiara Pazzaglia, presidente Acli bologna
REALTÁ FRANCESCANE
Le Edizioni Frate Indovino sono una realtà dei Frati Minori Cappuccini nata per diffondere una parola semplice e buona, per portare la speranza con un sorriso, per parlare di Dio cercando di offrire una risposta alla ricerca di senso dell’umanità. Non potevamo quindi sentirci estranei alla chiamata del Festival, soprattutto in quest’anno tutto speciale, perché la straordinarietà degli eventi ha reso ancora più urgente la necessità di diffondere un pensiero nuovo e ci ha reso consapevoli che solo assieme possiamo cambiare il mondo. E proprio assieme, nella grande famiglia francescana, possiamo testimoniare che un altro mondo è possibile riaccendendo la scintilla della fraternità nel mondo.
Il mondo è di tutti perché Dio Amore ne ha fatto dono gratuito e gentile ad ogni creatura, ad ogni persona, prima di tutto ai suoi poveri. Ogni persona è perciò chiamata a godere della gioia di stare al mondo fruendo delle ricchezze che il mondo offre gratuitamente. Ogni persona è chiamata a fare esperienza di questa felicità che è insieme un dono e il frutto di relazioni responsabili e fraterne. Ogni persona è chiamata a collaborare alla generazione di questo modo di stare al mondo, di questa economia gentile.
Fra Marcello Longhi, presidente di Opera San Francesco per i Poveri