Parola o immagine? Per una comunicazione efficace spesso si ritiene di dover scegliere tra l’uso del linguaggio orale o quello delle rappresentazioni visive. A ben “vedere”, quando parliamo, utilizziamo il verbo della “visione” per intendere la comprensione intellettiva di una realtà. Quindi con la “parola” noi “vediamo/comprendiamo”. È quello che avviene con la lettura di un buon libro: la descrizione di un’emozione o un paesaggio, forma in noi la “visione” della cosa, ma solo se riusciamo a trattenerla in noi attraverso la parola giusta, diventa una realtà nostra, diventa parte di noi. Questo perché l’immagine non è un immediato apparire, ma è visibilità di un invisibile già presente. Come dice Italo Calvino ne Le lezioni americane, occorre imparare a pensare per immagini”, per poter mettere a fuoco le visioni interiori.
Anna Pia Viola, francescana secolare